Un broker assicurativo con la passione per l’arte
Dall’expertise nelle assicurazioni dedicate al settore fine art e beni di lusso Wide Group ha lanciato uno specifico progetto a sostegno delle arti visive.
Un broker assicurativo orientato all’innovazione e alla promozione dell’arte e della cultura. È ciò che vuole diventare Wide Group con il progetto “Wide Art”, lanciato dalla società bolzanina a sostegno delle iniziative artistiche e culturali come mostre e premi dedicati a creativi emergenti e non solo. Tanti sono i progetti già realizzati e molti quelli in cantiere.
Wide Group è una società di assicurazioni con nove sedi sul territorio nazionale (oltre a Bolzano, la sede legale, vi sono Biella, Bologna, Brescia, Milano, Padova, Reggio Emilia, Treviso, Verona), 12.000 clienti e oltre 40 anni di esperienza.
Opera in una moltitudine di settori. Tra questi: energie rinnovabili, impianti di risalita, aziende produttive e dei servizi, professionisti, privati, no profit e terzo settore.
Le assicurazioni per l’arte e i beni di lusso
Accanto a questi ce n’è però uno che appassiona particolarmente i suoi consulenti. Si tratta delle assicurazioni dedicate all’arte e ai beni di lusso. In questo campo Wide Group vanta clienti di prestigio in tutta Italia. “Si affidano ai nostri consulenti per l’alto livello delle soluzioni assicurative che siamo in grado di offrire, ma anche per la sensibilità nei confronti del mondo dell’arte e della cultura che ci contraddistingue”, spiega il Managing Director di Wide Group Gianluca Melani.
È proprio l’esperienza maturata in questo settore che ha spinto il broker assicurativo Wide Group a lanciare “Wide Art”, un progetto che prevede collaborazioni e investimenti nell’arte e nella cultura.
“Le nostre iniziative a tema artistico-culturale – spiega Melani – sono orientate a promuovere, valorizzare e diffondere un bene unico, a favore della collettività”. Stiamo parlando del patrimonio italiano, delle ricchezze conosciute e di quelle meno note o addirittura sconosciute. “Abbiamo iniziato con alcune mostre d’arte, per istituire poi un premio dedicato. In futuro – aggiunge Melani – vogliamo intensificare sempre di più il nostro impegno nel settore”.
Tra gli scopi centrali di Wide Art c’è quello di aiutare la crescita e la visibilità degli artisti e creativi locali più promettenti. Wide Art lo fa soprattutto tramite collaborazioni per la realizzazione di progetti artistici. L’obiettivo della società è inoltre quello di confermarsi come partner assicurativo di riferimento per il settore fine art.
“Wide Art” prende il volo con i primi progetti artistici
Il Premio Wide Art. Wide Group ha istituito per la prima volta un premio che racconti i valori dell’azienda e destinato all’opera in grado di interpretare l’”interazione tra forma, colore e spazio” in occasione dell’edizione 2020 di Arte Fiera a Bologna. Le opere vincitrici sono scatti fotografici dell’artista Armin Linke, italiano attivo soprattutto negli Stati Uniti. Le fotografie sono state realizzate all’interno di due ambienti architettonici da parte dei celebri Alvar Aalto e Carlo Scarpa.
Le mostre artistiche del broker assicurativo
Le prime iniziative di Wide Art, realizzate nel 2019, comprendevano invece una mostra a Padova e una a Milano. A Padova Wide Group ha collaborato con la mostra “Il Santo com’era: rappresentazioni della Basilica attraverso i secoli”, organizzata da Veneranda Arca del Santo, Museo Antoniano e Centro Studi Antoniani. La mostra ha raccontato l’evoluzione della fabbrica della basilica di Sant’Antonio e del convento dal Rinascimento all’età contemporanea attraverso libri antichi, dipinti, disegni, vedute, incisioni e matrici originali. In occasione della mostra sono state esposte, alcune per la prima volta al pubblico, importanti opere che testimoniano aspetti del costume, della cultura e delle attività produttive della società padovana e del suo rapporto secolare con il Santo.
La sede di Milano invece ha ospitato nell’estate 2019 una collezione di fotografie di personaggi milanesi, realizzati dalla fotografa Carla De Bernardi. La mostra dal titolo “L’onere della posa: una festa postmoderna. Ritratti milanesi 1979-1995” trasmetteva attraverso la fotografia l’atmosfera cosmopolita e dinamica di Milano.