Persone

Liberare la creatività

24 Gennaio 2019

Tra i cento giovani che hanno partecipato alla maratona di idee innovative Hackathon 2018 c’erano anche loro: Klaus Prünster e Luca Nardelli di ACS.

Hackathon è un evento di 24 ore dedicato al software libero, alla tecnologia sostenibile e alla creazione di progetti innovativi pensati per migliorare la vita quotidiana, prestando attenzione anche all’ambiente. Alla base di tutto il progetto sta lo scambio di idee tra persone di background diversi. Proprio per questa ragione le scorse settimane si sono ritrovati a Bolzano sviluppatori, designer, esperti di dati e appassionati provenienti da varie parti d’Italia. Tutti uniti dalla voglia di mettersi in gioco, per far nascere progetti capaci di unire tecnologia e ambiente. Tra di loro c’erano anche Klaus Prünster e Luca Nardelli di ACS Data Systems, l’azienda IT di Bolzano che offre servizi completi e personalizzati in vari centri di competenza: Cloud-Computing, Print, Hardware, Communication and Software. Klaus e Luca ci raccontano la loro esperienza.

Un lavoro di gruppo: Klaus (2° da sin.) e Luca (di spalle) insieme ai colleghi di progetto

“Già da tempo avevamo sentito parlare di Hackathon, ma alle scorse edizioni purtroppo non eravamo mai riusciti a partecipare. Questa volta abbiamo, quindi, aderito con entusiasmo, senza grandi aspettative sul risultato, ma con tanta voglia di fare una bella esperienza….e così è stato! Ci siamo confrontati con tante persone con simili interessi, ma background diversi e questo ci è piaciuto molto.

Già subito all’inizio si è presentata la prima sfida. Tra i più di 100 partecipanti dovevamo trovare altre persone con le quali formare un team di lavoro. Dopo qualche conversazione molto interessante abbiamo trovato chi faceva per noi e formato il gruppo. Abbiamo potuto lavorare con due giovani di grande talento: Andrea, un ricercatore con idee brillanti, e Claudio con ottime capacità di oratore; talenti diversi che insieme hanno formato il giusto mix per poter partecipare al nostro progetto.

Ognuno di noi ha imparato qualcosa dagli altri. All’inizio non è stato semplice. Lavorare con un gruppo di persone sconosciute richiede lo sforzo di abbandonare un atteggiamento critico e partecipare alla competizione per il gusto di costruire una soluzione innovativa all’interno del team. E’ stato però veramente emozionante vedere un’idea vaga e embrionale crescere fino a diventare un prototipo funzionante.”

IL Progetto – UFOOD, per ridurre la quantità di cibo sprecato e vivere in modo più sano

“Alla partenza delle 24 ore abbiamo pensato fosse meglio lavorare in coppia: Andrea e Claudio hanno realizzato il mockup funzionante tramite Adobe XD, hanno poi strutturato e preparato la presentazione che doveva durare massimo tre minuti. Noi due, che siamo professionisti nello sviluppo tecnologico, ci siamo occupati della parte implementativa, della ricerca di risorse (OpenDataHub, hosting del database MongoDB, ecc) e della base di test automatici. Abbiamo anche provato una nuova tecnica di programmazione in coppia: “Pair Programming”, relativamente nuova per entrambi. È stata una buona opportunità per sperimentarla!

Klaus Prünster

Luca Nardelli

A livello tecnico dovevamo utilizzare gli OpenDataHub forniti per realizzare un’applicazione che permettesse all’utente di scoprire il territorio e migliorarne l’economia, ma allo stesso tempo guidasse l’utilizzatore verso un modello di vita più sano. Claudio ha avuto la buona intuizione di creare una logica basata sulle intolleranze alimentari e sullo storico dei piatti consumati; l’applicazione avrebbe consigliato (o sconsigliato) gli “elementari” (uova, latte, cereali, ecc) da consumare. Contestualmente, l’applicazione visualizzava su una mappa le posizioni e le informazioni dei fornitori dell’elementare scelto oppure i ristoranti che proponevano piatti a base dell’elementare, utilizzando prodotti locali. I punti sulla mappa venivano completati con immagini prelevate dall’archivio storico (un altro dei Challenge presenti) e con eventi di interesse. Lo sviluppo è durato più di 18 ore ininterrotte, ed il risultato è stato molto soddisfacente.”

Il progetto viene presentato qui.