Sempre più in alto
Sapete che la prima funivia al mondo fu realizzata in Alto Adige? Correva l'anno 1908 - oggi, oltre un secolo dopo, questa leadership dura ancora.
Sono 369 gli impianti a fune operativi in Alto Adige. Come svela il il “30°rapporto sugli impianti a fune in Alto Adige” dell’istituto di statistica provinciale ASTAT, ogni ora possono trasportare 523.000 persone, praticamente l’intera popolazione della nostra provincia. Mentre il numero degli impianti è diminuito negli ultimi anni, la loro portata ha fatto registrare una crescita esponenziale: basti pensare che la portata media di un impianto a fune è passata dalle 202 persone all’ora nel 1960 alle 1000 del 1995, sino a raggiungere le attuali 1418 persone all’ora.
E’ interessante ricordare che la prima funivia al mondo è stata realizzata proprio in Alto Adige. Parliamo di oltre un secolo fa: era il 29 giugno del 1908 quando, su idea dell’imprenditore bolzanino Josef Staffler, venne inaugurato l’impianto che da Bolzano portava al Colle che ancora oggi è uno dei più utilizzati dai bolzanini. Pochi anni dopo, un altro pioniere degli impianti a fune, Luis Zuegg, completò la funivia che porta da Lana a San Vigilio e nel 1920 arrivò il collegamento tra Merano e Avelengo.
Fino ad oggi le imprese altoatesine sono rimaste all’avanguardia in questo settore. La nuova sfida è quella di arrivare a vette ritenute inaccessibili fino a poco tempo fa. Nel 2015 è stato inaugurato l’impianto che porta fino al Monte Bianco, a 3.500 metri di quota: realizzato da Doppelmayr Italia (scheda progetto).
E’ di pochi giorni fa invece l’inaugurazione della funivia trifune più alta al mondo: costruita da Leitner Ropeways, la stazione a monte sul Piccolo Cervino si trova a 3.821 metri. La costruzione è stata complessa (in quota le temperature scendono fino a meno 30 gradi e i venti soffiano con raffiche fino a 240 km/h), quasi quanto la progettazione, che ha richiesto oltre 27.000 ore di lavoro (scheda progetto).
Accanto alla realizzazione degli impianti di risalita, rappresenta una vera sfida anche la costruzione delle stazioni a valle e – soprattutto – a monte. Sul ghiacciaio del Pitztal, in Tirolo, la Frener&Reifer di Bressanone ha completato le stazioni della Wildspitzbahn: a oltre 3.000 metri di quota le condizioni di lavoro erano estreme, eppure per il montaggio sono bastati quattro mesi (scheda progetto).
Porta invece la firma della bolzanina Pichler Projects la struttura in acciaio della stazione a monte della funivia che arriva sulla vetta più alta della Germania, la Zugspitze. Entrato in funzione a fine dicembre 2017, l’impianto arriva a superare complessivamente un dislivello di quasi 2000 metri (scheda progetto).