Prinoth, energia pulita per le piste da sci
Una nuova generazione di battipista a idrogeno per la transizione green nell'industria del turismo
L’innovazione è una strada che non si ferma mai. E in cui a ogni passo ne segue un altro che porta ancora più avanti. E così via. Ne è una dimostrazione la Prinoth, sede a Vipiteno, parte del gruppo HTI, e la sua ricerca sui gatti delle nevi a propulsione verde. Dopo il battipista elettrico, e la prima versione di quello a idrogeno presentato due anni fa, adesso è la volta del nuovo veicolo a idrogeno in casa Prinoth. Si tratta del Leitwolf h2Motion. La prima versione era alimentata a idrogeno ma attraverso una cella a combustibile. La più recente, invece, è dotata di un motore a combustione interna. Un modo per contribuire alla transizione ecologica nel campo del turismo invernale.
Una ricerca lunga quattro anni
Il nuovo Leitwolf H2 Motion è il frutto di un lavoro di ricerca di circa 4 anni. Fatica e impegno premiati dai risultati. L’ultimo prodotto, grazie allo sforzo dei tecnici e alle innovazioni apportate, ha prestazioni migliori in termini di efficienza e autonomia rispetto al primo battipista a idrogeno.
La commercializzazione è il prossimo passo
Per l’ultimo nato a idrogeno, la commercializzazione è il prossimo passo. Ma per arrivarci servirà ancora un po’ di tempo. I primi esemplari dovrebbero essere acquistabili tra un paio di anni. Il primo battipista a propulsione pulita, quello elettrico, è invece già arrivato sul mercato.
La collaborazione con Iveco per il motore
Il motore a combustione interna a idrogeno è il frutto della collaborazione con il gruppo Iveco e in particolare con FPT Industrial. Il propulsore che ne è derivato è un sei cilindri da 13 litri capace di erogare 460 CV (338 kW) e 2.000 Nm di coppia. Il motore è simile a un motore diesel e garantisce le medesime prestazioni. L’unica differenza sostanziale è il serbatoio del carburante: l’idrogeno è immagazzinato in cinque serbatoi montati sul retro del veicolo, che ne prolungano di fatto l’autonomia, salita ora a seguito dei primi test effettuati ad oltre tre ore.
Un passo verso la decarbonizzazione della flotta
Sia che si tratti di una cella a combustibile a idrogeno o di un motore a combustione di idrogeno, il Leitwolf h2Motion è stato progettato principalmente per la preparazione delle piste nei grandi comprensori sciistici, grazie alla sua potenza e alle sue dimensioni. L’obiettivo è di arrivare gradualmente a una flotta carbon free. Prima con l’Husky eMotion elettrico, già sul mercato, e ora con i due prototipi a idrogeno, Prinoth, guidata dal presidente Klaus Tonhäuser e che quest’anno ha celebrato i 60 anni di attività, continua con forza nello sviluppo di battipista sostenibili e privi di CO2.
Elettrico e idrogeno per un futuro più green
“Ma il nostro impegno sul versante della sostenibilità si declina soprattutto nel supporto fornito ai nostri clienti impegnati a raggiungere i propri obiettivi green – afferma Horst Haller, amministratore delegato Prinoth – Inoltre per i nostri veicoli più piccoli e per alcune applicazioni specifiche, le soluzioni a motorizzazione elettrica sono la strada da percorrere. Mentre per i nostri veicoli di più grandi dimensioni, è sicuramente l’idrogeno una delle soluzioni per il futuro”.