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L’innovazione leva per l’export

9 Ottobre 2024

Le vendite all'estero trainate dall'hi-tech anche verso la Germania. L'industria altoatesina al vertice per capacità di crescere nella mobilità elettrica.

L’innovazione si rivela ancora una volta la leva per la competitività. Lo segnalano i dati dell’export relaativi al secondo semestre del 2024 pubblicati da Astat. Alla voce apparecchi elettrici – con i prodotti destinati al settore della mobilità elettrica – la crescita è molto rilevante. Grazie agli investimenti in nuove tecnologie, l’industria altoatesina è riuscita ad aumentare il volume di vendite all’estero anche nel secondo semestre. Un aumento percentuale del 12% e un export che supera i 3,7 miliardi di euro. A trainare la crescita sono i prodotti delle attività manifatturiere, confermando la centralità del comparto industriale e in particolare di quello più innovativo per l’export.

L’exploit dei prodotti per la mobilità elettrica

La conferma arriva dalle ottime performance dei prodotti destinati alla mobilità elettrica. La voce apparecchi elettrici, infatti, ha messo a segno un incremento del 160% in un anno, passando da 311 milioni di euro di export a oltre 811 milioni di euro. La leva dell’innovazione si conferma anche verso i mercati come la Germania che pure, in termini di crescita economica, fanno segnare una fase di stallo.

L’export verso la Germania

Il principale partner per l’export dell’Alto Adige resta anche nel primo semestre del 2024 la Germania. Berlino ha assorbito prodotti altoatesini, con la manifattura a fare la parte del leone, per oltre 1,2 miliardi di euro in valore, con un aumento di quasi il 14%. Quasi un euro su tre fatturato dalle imprese altoatesine all’estero è realizzato in Germania. L’incremento è tutto frutto della voce apparecchi elettrici, cresciuti in un anno da 133 milioni di euro del primo semestre 2023 ai 302 milioni di euro del primo semestre di quest’anno.

Hi-tech decisivo

L’aumento dell’export in Alto Adige contrasta con il calo dell’1,1% di quello italiano. Nel secondo semestre del 2024, poi, verso la Germania le esportazioni italiane si sono ridotte di oltre il 6%. Ma anche in questo caso, l’hi-tech si rivela uno strumento per contrastare la tendenza negativa. Gli apparecchi elettrici sono stati rimasti stabili a quota 2,5 miliardi di euro di esportazioni verso il resto del mondo.