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Legame a doppio filo

22 Gennaio 2019

Un'interessante analisi del Centro Studi di Confindustria spiega perché il rallentamento dell'economia tedesca ha effetti negativi anche per noi.

Un terzo dell’export altoatesino è diretto in Germania. Un legame, quello con l’economia tedesca, che da sempre costituisce uno dei punti di forza del territorio e delle imprese che vi operano. La forte dipendenza da un unico mercato porta con sé però anche un rischio – la dipendenza da quell’unico mercato. Per questo, così spiega un’approfondito studio del Centro Studi di Confindustria, una frenata dell’economia tedesca incide in maniera rilevante anche sull’economia italiana.

Lo studio del CSC parte da un grafico che mostra quanto la produzione manifatturiera italiana sia correlata a quella tedesca. Guardando ai dati relativi agli ultimi due anni (2017-2018) è evidente come l’andamento delle due linee sia – se non proprio identico – molto simile.

Il perché è spiegato nell’immagine successiva: la correlazione è così forte, perché le imprese italiane forniscono semilavorati a quelle tedesche. Vale in particolare per l’automotive: il 22 per cento dell’export italiano in questo settore è destinato alla Germania. Per l’Alto Adige l’incidenza è ancora maggiore: circa un terzo di tutto l’export provinciale metalmeccanico finisce in Germania e per gli autoveicoli la percentuale supera abbondantemente il 40 per cento.

Il Trentino-Alto Adige, e in particolare la Provincia di Bolzano, sono i territori italiani più esposti verso la Germania. Come calcolato dal CSC, l’export manifatturiero della regione pesa per il 40 per cento sul valore aggiunto manifatturiero. Anche altre regioni italiane sono fortemente dipendenti dall’economia tedesca: vale soprattutto per il Nord, dove l’export verso la Germania pesa dal 24 al 33 per cento del valore aggiunto.

Da qui le conclusioni del CSC: “La Germania – spiega il rapporto – è il primo partner commerciale per l’Italia e il valore dei beni esportati rappresenta il 12,5 per cento del totale dell’export italiano, un quarto di quanto l”Italia esporta in tutta l’Unione Europea. I sistemi di produzione italiano e tedesco sono fortemente integrati tra di loro nelle catene del valore, in quanto l’Italia è un importante fornitore di prodotti intermedi e beni capitali alle imprese tedesche. La caduta della produzione manifatturiera tedesca frena quindi le esportazioni italiane. Il rallentamento dell’export (che nel 2017 rappresentava il 26 per cento dell’intero prodotto interno lordo) ipoteca la crescita per l’anno in corso, soprattutto per i distretti della metalmeccanica del Nord Italia, legati a doppio filo con l’economia tedesca”.