Le industrie motore di innovazione
L'iniziativa Fusion Grant mette in contatto industria e mondo della ricerca. Gli esempi di Durst, Edyna, Loacker, Würth e Konverto.
Una scintilla di innovazione che dalle imprese arriva al mondo della ricerca. E che, da quest’ultima si trasforma nella ricerca di soluzioni all’avanguardia. In questo modo si riescono a rafforzare due elementi importanti per l’Alto Adige e la sua competitività come business location.
Stimolo agli investimenti in R&S
In primo luogo viene stimolato il collegamento tra imprese e ricerca per generare maggiori investimenti in Ricerca &Sviluppo. In secondo luogo si cerca di potenziare l’attrazione di personale specializzato altamente qualificato. Due aspetti che aiutano a sviluppare nuove tecnologie e a promuovere un ambiente economico dinamico e basato sulla conoscenza
L’iniziativa che fa dialogare imprese e ricerca
Si chiama Fusion Grant l’iniziativa arrivata alla terza edizione lanciata dal NOI Techpark nel 2022 su iniziativa e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano e in collaborazione con il Südtiroler Wirtschaftsring e Rete Economia Alto Adige. Con la seconda edizione sono stati finanziati 10 progetti. Le aziende – tra cui Edyna, Loacker e Konverto – hanno lavorato ai progetti per circa un anno insieme alle équipe di ricerca di Eurac Research, del Centro di Sperimentazione Laimburg e della Libera Università di Bolzano.
Energia, robotica, sostenibilità sotto la lente
L’azienda Durst di Bressanone assieme alla Libera Università di Bolzano ha sviluppato un sistema di assemblaggio e smontaggio robotizzato per prodotti industriali che riduce i costi di manodopera e i tempi grazie all’automazione, rendendo redditizio il riutilizzo e il riciclo nell’industria. Würth, con un’altra azienda ed Eurac Research, ha combinato le finestre intelligenti con i sistemi di monitoraggio e controllo delle abitazioni, per un maggiore comfort e un minore consumo energetico. Il sistema sviluppato è già in fase di test.
Dialogo fruttuoso
Loacker e la Lub stanno lavorando per sviluppare una rete di sensori per il monitoraggio delle acque reflue. Un passo verso la smart factory attraverso sensorizzazione e digitalizzazione degli impianti produttivi. Edyna e Eurac sono impegnate sul progetto SustainGRID che mira a supportare la transizione energetica attraverso uno studio della rete di distribuzione e del suo adattamento allo sviluppo del fotovoltaico in Alto Adige. Sempre con Eurac, Konverto ha messo a punto un progetto – ClimSmart il suo nome – per migliorare la sostenibilità ambientale dell’agricoltura.