Una strada aperta crea nuove opportunità
Un'azienda con una tradizione di leadership femminile rende quasi naturale assegnare responsabilità alle collaboratrici giovani. L'esempio di Sandra Lercher alla Schmidhammer.
La Schmidhammer di Brunico è un’azienda metalmeccanica con una caratteristica peculiare. Avere una tradizione consolidata di leadership femminile. In 70 anni di attività – è stata fondata nel 1953 da Josef Schmidhammer – l’impresa attiva nel settore della costruzione di impianti tecnologici in seconda e terza generazione ha visto al vertice due imprenditrici. Prima Sonja Schmidhammer e ora la figlia Jana Schmidhammer che è alla presidenza, mentre il fratello Thilo è vicepresidente. Una consuetudine che consente anche a giovani collaboratrici di entrare in un mondo normalmente a impronta fortemente maschile e di potersi esprimere al meglio. Come nel caso di Sandra Lercher, giovanissima collaboratrice originaria di Braies e da alcuni mesi in forza all’impresa pusterese.
Lei è giovanissima, come è stata la sua formazione prima di approdare alla Schmidhammer?
Ho frequentato la Wfo di Brunico dove ho studiato amministrazione aziendale e materie come Diritto ed Economia. Subito dopo sono andata a Salisburgo per iscrivermi all’università di Filosofia politica ed economia. Ma mi sono accorta che era troppo teorico come studio per me e che volevo dedicarmi a attività più concrete.
Ed è quindi arrivata alla Schmidhammer?
Sì, sono entrata circa sette mesi fa, prima in segreteria e poi, da un paio di mesi, sono passata al reparto commerciale dove mi occupo della preparazione delle offerte.
In cosa consiste la sua attività?
In particolare si tratta di mettere a punto le offerte per i bandi pubblici e privati che possono essere di interesse per la nostra azienda. Si tratta di un lavoro preciso e che comporta di fare da trait d’union con i tecnici interni a cui chiedere le specifiche. E con i fornitori esterni dai quali dobbiamo avere anche una proposta sui prezzi in modo tale da poter presentare una offerta adeguata.
E‘ stato difficile come giovane donna inserirsi in azienda?
No, devo dire che il fatto che la presidente sia una donna e giovane rende le cose sicuramente più agevoli. Devo dire che poi a me piace sempre imparare e migliorarmi e sono appassionata agli aspetti tecnici che riguardano la produzione interna. I colleghi e le colleghe sono inoltre molto collaborativi e questo è fondamentale per fare bene il proprio lavoro.