Numeri

Triplicato in dieci anni

12 März 2025

Dal 2004 al 2024 l'export altoatesino ha visto una crescita di quasi il 200%. Il traino delle imprese hi-tech.

Nel 2024 l’export altoatesino ha fatto registrare un nuovo record. Il valore delle esportazioni ha superato i 7,4 miliardi di euro, come evidenziano le statistiche dell’Astat.  Una crescita avvenuta in una fase economica e geopolitica molto complessa, in cui i rapporti tra Stati e continenti hanno subito notevoli tensioni. Il risultato conferma la capacità delle imprese di essere competitive sui mercati globali. In particolare ciò riguarda quelle manifatturiere alle quali va il merito della stragrande maggioranza dell’export altoatesino. Sui 7,4 miliardi di export, quasi 6,5 miliardi di euro, pari all’87%, sono realizzati attraverso l’export di prodotti delle attività manifatturiere. L’export del 2024 è quasi il triplo rispetto a solo 10 anni prima. Nel 2004 l’export altoatesino valeva poco più di 2,5 miliardi di euro.

Germania ancora al vertice, Austria seconda ma in calo, Usa terzi in grande aumento

Nel 2024 la Germania si è confermata primo mercato di sbocco delle merci altoatesine. Verso Berlino sono andati oltre 2,3 miliardi di euro di prodotti, con un incremento del 4,4% sul 2023 e nonostante un quarto trimestre 2024 in cui si è verificato un calo a 546 milioni di euro per un arretramento del 6% sul quarto trimestre del 2023. Secondo mercato si conferma l’Austria (10,5%) calata però del 5,4% rispetto al 2023. L’export altoatesino verso Vienna l’anno scorso valeva in totale 779,1 milioni di euro. Terzo mercato sono gli Usa, cresciuti di quasi il 13% (effetto anche degli acquisti per anticipare l’effetto dazi della Presidenza Trump) a oltre 511 milioni di euro assorbendo ora una quota di export pari al 6,9%. Quarto posto per la Francia con 500 milioni e una crescita del 24,3% in un anno. In Europa seguono poi Svizzera (4,2%), Spagna (3,2%) e Paesi Bassi (2,7%).

Extra-Ue in crescita, bene la Cina 

L’Ue a 27 post Brexit cresce del 4% e pesa nel 2024 per il 71,9% delle esportazioni. Ma va bene anche il Regno Unito (+17,5%) che sale a 233 milioni di euro, mentre cala la Svizzera di oltre il 10%. Nel mondo extra-europeo, che pesa per il 18,4% e assorbe 1,36 miliardi di euro di export con un aumento del 4,7% in un anno. Crescono sia l’Africa (ma la cifra dell’export è molto bassa e si attesta a 67milioni di euro), sia l’Asia dove arrivano merci per 532,4 milioni di euro (+3,3%), sia l’America che cresce del 4,4% a oltre 706 milioni di euro. La Cina fa segnare un incremento di oltre il 100% a oltre 9 milioni di euro contro i 4,3 milioni del 2023.

Aumenta il peso dei mercati lontani

Se si guarda al preso dei mercati sull’export altoatesino sj nota come quelli lontani stiano assumendo sempre più peso. L’America complessivamente assorbiva nel 2004 il 5,25% delle esportazioni contro il 9,5% del 2024. L’Africa è passata nello stesso periodo dallo 0,4% allo 0,9%, l’Asia dal 4% al 7,2%. Nello stesso periodo la quota della Germania è passata dal 37,6% a poco più del 31%. Le imprese altoatesine in ogni caso vedono nell’Ue a 27 un mercato sempre più importante: il peso di quest’ultimo è passato in dieci anni dal 66,9% al 71,9%.

L’importanza delle imprese hi-tech

La crescita delle esportazioni è stata trainata in particolare dai prodotti hi-tech. Un esempio per tutti, il settore degli apparecchi elettrici che contiene i prodotti che servono alla nuova mobilità elettrica. Ebbene, in dieci anni il peso sull’export totale è passato dal 2,8% a oltre il 18%, ovvero da 83 milioni di euro a oltre 1,4 miliardi di euro.