Più industria, più crescita
L'Alto Adige è l'unica regione italiana in cui il PIL è cresciuto anche durante la crisi. Per la Banca d'Italia è merito dell'industria: un'analisi.
Le imprese altoatesine sono state tra le più veloci a reagire e superare quella che è stata la crisi economica peggiore dal Dopoguerra. Iniziata nel 2007, la recessione ha provocato una caduta del prodotto interno lordo e dell’occupazione in tutte le regioni italiane. Tutte, tranne una: l’Alto Adige. Secondo il recente rapporto della Banca d’Italia sulle economie delle Province di Trento e di Bolzano, tra il 2007 e il 2017 il PIL altoatesino è cresciuto del 12,1 per cento. In confronto, l’economia trentina ha perso lo 0,6 per cento e quella italiana il 5,5 per cento.
Qual è stato, secondo lo studio della Banca d’Italia, il motore di questo sviluppo positivo anche in un periodo in cui l’economia del resto del Paese era in forte calo? La risposta viene fornita in un altro grafico: mentre nel resto d’Italia la quota del valore aggiunto dell’industria è ancora ben al di sotto del livello pre-crisi, in Provincia di Bolzano il peso dell’industria è andato progressivamente aumentando. Secondo gli ultimi dati dell’ISTAT, l’istituto nazionale di statistica, il settore manifatturiero ha superato il 25 per cento del PIL provinciale; se si considerano anche tutti i servizi che all’industria sono collegati (ad esempio la logistica o l’ICT), il manifatturiero genera oltre un terzo dell’intero prodotto interno lordo altoatesino. L’industria è così il primo settore economico della provincia: per avere un termine di paragone: il turismo e il commercio pesano per circa il 10 per cento ciascuno, l’agricoltura si ferma al 4,5 per cento.
L’aumento del peso dell’industria è anche il principale motivo per cui, nonostante la lunga crisi economica, in Provincia di Bolzano è fortemente cresciuto l’export. L’Alto Adige esporta beni e prodotti per quasi cinque miliardi di euro: di questi, circa l’85 per cento viene generato dal settore manifatturiero (la parte restante è legata principalmente all’agricoltura). La correlazione è evidente guardando i numeri: come evidenzia il grafico della Banca d’Italia, il peso dell’industria in Alto Adige ha avuto un calo deciso nel 2009 – in coincidenza con l’inizio della crisi – ma è poi rapidamente tornato a salire arrivando non solo a recuperare il terreno perduto, ma a toccare nuovi valori massimi. E‘ esattamente quanto accaduto alle esportazioni: nel 2009 le vendite all’estero di beni e prodotti altoatesini era sceso a 2,76 miliardi, mentre nel 2017 il valore dell’export è cresciuto a 4,79 miliardi di euro, ben due miliardi in più rispetto al valore di otto anni prima: un aumento di oltre il 70 per cento!