Luogo di lavoro: il mondo
Si è diplomata otto anni fa, ma il lavoro di ragioniera non faceva per lei. E’ nella passione per le lingue che Katharina Dindo (Rossin Srl) ha trovato il suo sbocco professionale.
Conoscere le lingue arricchisce il bagaglio culturale personale e dà un notevole valore aggiunto sia nella vita privata che in quella lavorativa. Ne è convinta anche Katharina Dindo che dopo essersi diplomata all’allora Istituto Tecnico Commerciale in lingua tedesca di Bolzano, ha deciso di fare un’esperienza di lavoro all’estero e affinare così le proprie competenze linguistiche. “Già alle superiori avevo scelto l’indirizzo Lingue e diritto perché le lingue mi hanno sempre attirato, mi sentivo proprio portata. A dire il vero mi sarebbe anche piaciuto studiare architettura, ma gli anni dell’università mi sembravano lunghi e io avevo voglia di mettermi alla prova “sul campo” e confrontarmi con la vita da adulti. E così sono partita per Londra e ho iniziato a lavorare in un negozio di abbigliamento. Volevo rimanere un anno, ma sono tornata a casa un po’ prima perché la vita in Inghilterra era proprio tanto cara e poi mi mancavano gli affetti che avevo lasciato qui”, ricorda Katharina, che al rientro in Alto Adige ha subito raccolto i frutti del suo soggiorno all’estero e trovato lavoro in un’agenzia viaggi.
Piccoli, ma internazionali
La svolta nella vita di Katharina arriva nel 2014, quando risponde ad un’inserzione di Rossin Srl, l’azienda di Laghetti specializzata nella produzione di mobili imbottiti, che nel corso degli anni si è fatta conoscere sui mercati internazionali. “Cercavano una persona che si occupasse un po’ di marketing, seguisse le vendite all’estero e tenesse i contatti con i clienti. Anche partecipare alle fiere doveva rientrare tra i miei compiti. E infatti ho iniziato a lavorare proprio con il Salone del Mobile di Milano: un’avventura incredibile! Il Salone è, infatti, la principale fiera del mobile a livello mondiale e richiama appassionati di design e operatori del settore di ogni paese. Per Rossin le fiere costituiscono un veicolo importante per arrivare ad un pubblico ampio e diversificato. L’esposizione milanese è servita indubbiamente all’azienda come trampolino di lancio verso i mercati internazionali e a me per iniziare a conoscere il mondo a cui mi ero affacciata”, racconta la giovane collaboratrice di Rossin che in azienda si è subito trovata a proprio agio, perché è come “essere in famiglia”.
Non risparmiarsi mai
In questi anni Katharina è cresciuta molto a livello professionale, grazie in particolare alla possibilità di avere contatti con persone un po’ di tutto il mondo: “Europa, Medio Oriente, Stati Uniti e Austrialia – quando studiavo non avrei mai immaginato di avere un giorno contatti con persone di questi paesi. Questo aspetto del mio lavoro mi piace tantissimo, innanzitutto perché mi dà l’opportunità di mettere a frutto la conoscenza delle lingue e poi perché conoscere nuove persone allarga gli orizzonti e apre la mente. Si impara sempre qualcosa di nuovo che entra poi a far parte della propria cultura”. In tutto quello che fa – sul lavoro e nel tempo libero in cui si divide tra sport, palestra e passeggiate a cavallo – Katharina mette entusiasmo e passione, che esprime anche nelle parole. “Ho 27 anni, sono giovane, non so cosa mi riserverà il futuro, ma so che qui sto bene e questo per il momento mi basta!”