Innovare per superare le crisi
In Sidera ICTease credono molto nella necessità di far dialogare meglio imprese e mondo della ricerca. Un dialogo con l'ad Sandro Graiff
Consentire alle imprese e al mondo della ricerca di avere un linguaggio comune per potersi capire meglio e affrontare le enormi trasformazioni in atto. Dare agli imprenditori e ai manager la consapevolezza di potere e dovere affrontare in prima persona il tema dell’innovazione tecnologica in azienda, indicando ai tecnici gli obiettivi di dettaglio ma non prima di aver determinato una strategia di medio e lungo periodo con obiettivi chiari per l’intera impresa. Sono traguardi e temi che stanno particolarmente a cuore a Sandro Graiff, noneso di Romeno, amministratore delegato di Sidera ICTease srl, azienda dell’ICT attiva nella realizzazione di sistemi informatici Hardware e Software. Graiff ha infatti messo in campo un evento con due relatori che tratteranno del tema (vedi qui).
Dottor Graiff, il tema dell’innovazione nelle imprese è centrale tanto che vi avete dedicato un incontro ad hoc. Perché lo avete fatto?
Siamo partiti dalla considerazione che il tema dell’innovazione nelle imprese deve tornare a essere una Chefsache, un argomento cioè che viene preso in carico direttamente dall’imprenditore o dal top managament. Spesso, ci accorgiamo, che temendo di non essere abbastanza competenti della materia, i titolari non se ne occupino. Si tratta di un comportamento da correggere: l’innovazione e la tecnologia sono vitali per il futuro dell’azienda.
In che senso?
Oggi viviamo in una fase di incertezze, accresciute ultimamente dalla guerra in Ucraina. Ma che erano già presenti: pensiamo alle varie transizioni in cui anche le imprese sono coinvolte. Da quella ambientale a quella digitale, dai criteri Esg cui adeguarsi alla responsabilità sociale dell’impresa. Insomma occorre porsi la questione di una revisione complessiva dell’organizzazione attraverso un disegno dell’impresa a medio e lungo termine. E in questo l’innovazione è fondamentale. Ma per poterla applicare in maniera efficace e efficiente serve collaborare con chi porta innovazione, come i ricercatori e i consulenti.
Ricerca e impresa devono quindi avere una maggiore interlocuzione?
Certamente. E l’evento che abbiamo organizzato intende centrare anche tale obiettivo. Quello di dire alle imprese e alla ricerca che devono parlarsi in modo da comprendersi e trovare un linguaggio comune. I presupposti sono positivi: nel nostro territorio ci sono competenze e centri di ricerca cui le imprese possono rivolgersi. Inoltre, in una fase di forte cambiamento come questa, le imprese italiane hanno sempre dimostrato di avere una marcia in più grazie alla capacità di adattamento maggiore rispetto agli altri Paesi.
Come si strutturerà l’appuntamento?
Ci sarà una relazione di Alec Ross della durata di 45 minuti in italiano e poi un dialogo con Paolo Traverso. Ross è un esperto di politiche tecnologiche, imprenditore e autore statunitense, ha ricoperto il ruolo di Senior Advisor for Innovation per Hillary Clinton durante il suo mandato di Segretario di Stato e quello di Coordinatore per il comitato Technology & Media Policy durante la campagna presidenziale di Barack Obama nel 2008. Traverso è direttore delle Strategia di Marketing e Sviluppo di Business presso la Fondazione Bruno Kessler di Trento, una fondazione di ricerca con una storia lunga più di mezzo secolo con più di 400 ricercatrici e ricercatori e risultati di eccellenza in ambito scientifico e tecnologico con particolare riguardo agli approcci interdisciplinari e alla dimensione applicativa, in particolare nei settori dell’Intelligenza Artificiale, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, sensori, energie sostenibili e scienze sociali. Credo che sarà un incontro capace di dare molti stimoli agli imprenditori e manager presenti.