Il nuovo Centro giovanile dell’Atalanta è tutto in legno
L'edificio firmato LignoAlp. Abbiamo parlato con Mirco Gelio, ingegnere a capo della realizzazione della struttura dedicata alla sezione giovanile della "Dea"
Una struttura in legno rivestita in lamiera dorata con ampie finestre che si affacciano da ogni lato sui campi da calcio. Gli spazi sono inondati di luce. È stato realizzato da LignoAlp, azienda altoatesina specializzata in edilizia in legno, il nuovo Centro giovanile dell’Atalanta Calcio.
Il settore del legno in Alto Adige è in costante sviluppo, sono più di 2.200 le aziende attive in questo campo e le competenze richieste sempre più specifiche e così recentemente è nato alla Libera Università di Bolzano un corso di laurea professionalizzante in ingegneria del legno.
L’edificio dedicato al vivaio della “Dea”, come viene soprannominata la squadra di Bergamo, si sviluppa su due piani per una superfice totale di 1610 metri quadrati. Al suo interno si trovano tutti gli spazi per rendere l’edificio un luogo di sport e formazione e un punto di aggregazione e attività perfetto per la sezione giovanile della squadra. Ci sono un’ampia palestra, sale mediche e fisioterapiche, oltre a uffici, sale riunioni, sale relax per gli atleti, una sala conferenze e un’area dedicata alle riprese televisive.
Il centro giovanile, è stato progettato dallo studio “De8 Architetti” e parte del progetto di riqualificazione del centro sportivo Bortolotti a Zingonia, in provincia di Bergamo. LignoAlp lo ha ingegnerizzato e costruito in soli sette mesi.
La struttura in legno del Centro giovanile dell’Atalanta
La struttura è costituita da un sistema portante in legno in pareti a telaio. Al piano terra c’è la palestra. Misura 14 metri per 20. Il pavimento è in legno. Una parete è costituita interamente da vetrate che danno direttamente su uno dei campi di allenamento che circondano il centro. “Grazie all’utilizzo del legno – spiega Mirco Gelio ingegnere di LignoAlp che ha coordinato la realizzazione dell’opera – il comfort abitativo all’interno dello spazio è estremamente elevato”.
La costruzione dell’edificio ha comportato una sfida principale. “Il progetto – racconta Mirco Gelio – prevedeva una palestra senza pilastri portanti intermedi. Dei sostegni per il solaio erano però necessari. Abbiamo risolto il problema agganciando il soffitto della palestra a due travi d’acciaio, inglobate nei divisori degli spazi al piano superiore.” Questo ha permesso di garantire il sostegno al solaio della palestra e allo stesso tempo di ottenere uno spazio organizzato e pulito con le travi d’acciaio portanti che fungono da corridoi al primo piano.
Le facciate e la copertura dell’edificio
Il rivestimento di facciata in lega di rame e zinco che ricopre l’edificio conferisce un effetto dorato all’insieme. “Questo materiale tende a modificarsi nel tempo, diventando più scuro con il sole e creando un effetto davvero unico all’insieme”. All’entrata del centro giovanile e sui lati queste lamiere metalliche sono decorate con dei fori per alleggerire la struttura. “Abbiamo verificato la disposizione dei fori all’interno di ogni pannello in modo tale da evitare che si piegassero con il vento. In questo modo abbiamo garantito l’esigenza estetica richiesta dal progetto, ma anche quella funzionale”.
Una parete dell’edificio è decorata da una trama verticale di lamelle di legno per creare uno “stacco” visivo dal rivestimento in lamiera. “La decorazione ricorda proprio quella della nostra sede di Bressanone, e il fatto che i committenti l’abbiano scelta per realizzare una facciata del Centro giovanile dell’Atalanta è stato un enorme piacere”.
Una realizzazione lampo
LignoAlp ha realizzato il progetto in soli 7 mesi. I lavori della struttura legno sono iniziati a luglio 2018 e si sono conclusi a fine gennaio 2019 con la consegna dell´edificio completo alla committenza. “Uno dei vantaggi del legno – conclude Gelio- è proprio la rapidità con la quale si possono realizzare degli edifici, pur ottenendo delle strutture di altissima qualità, oltre che resistenti ai sisma e sostenibili dal punto di vista ambientale”.