Persone

Un viaggio nel futuro

1 Februar 2024

L’agenzia di comunicazione bolzanina Blum ha accompagnato le più innovative start-up italiane al CES di Las Vegas, il principale evento mondiale dedicato alle tecnologie innovative

Luca Barbieri, giornalista e fondatore di Blum, è tornato dal CES di Las Vegas da pochi giorni. Con lui abbiamo chiacchierato delle novità più interessanti messe in mostra alla fiera dedicata a innovazione e tecnologia.

Luca Barbieri durante uno degli eventi al CES di Las Vegas

Cos’è il CES?

Il Consumer Electronic Show è the place to be per chi vuole capire dove stanno andando tecnologia e innovazione. Oltre quattromila espositori, di cui 1400 startup, più di 130mila visitatori, quasi 300 conferenze. A Las Vegas ogni gennaio c’è una sorta di kick off collettivo degli innovatori di tutto il mondo. La cosa più interessante di questi anni è la progressiva convergenza tra il mondo della tradizionale consumer electronics e dell’automazione industriale. Non a caso quest’anno l’evento di apertura, a firma Siemens, parlava di metaverso industriale. La fabbrica è sempre più il luogo nel quale sperimentare tecnologie immersive per aumentare produttività e qualità.

Cosa l’ha colpita di più?

Intelligenza artificiale ovunque. E non poteva essere altrimenti visto che si tratta dell’argomento più di moda a livello globale. In particolare l’AI viene usata per semplificare la vita e l’interazione con gli altri device. Il merito è dei large language models: sono loro a rendere finalmente possibile comunicare con i robot che possono diventare degli assistenti domestici in grado di interagire con noi. In questo ambito la vera sorpresa di questo CES è stato Rabbit, l’oggetto dal design anni Settanta che permette di utilizzare in modo veloce e intelligente lo smartphone lasciando a lui capire quale sia l’app giusta per la nostra domanda. Una sorta di telecomando che bypassa le app semplificando la vita degli utenti. Lanciato da una startup durante il CES ha sbancato vendendo oltre ventimila pezzi in due giorni. Un’altra innovazione che farà strada nel mondo casa è la televisione trasparente presentata da LG e Samsung: una tecnologia che permette di giocare con gli ambienti e gli allestimenti. Come sempre però la vera miniera del Ces è Eureka Park, dove si concentrano le 1.400 startup provenienti da ogni parte del mondo: lì si può sperimentare la piena contaminazione tra i sensi umani (vista, udito, olfatto) e digitalizzazione.

Ci racconti una innovazione italiana particolarmente interessante…

Essilor Luxottica ha presentato Nuance Audio, gli occhiali per sentire. Si tratta di un paio di occhiali, ideati inizialmente da una startup israeliana, dotati di speaker direzionali nelle stanghette. In modo discreto consentono a chi li indossa di poter ascoltare meglio cosa ci sta dicendo la persona con la quale stiamo parlando anche in contesti rumorosi come fiere, ristoranti, luoghi pubblici. Il prodotto verrà lanciato sul mercato americano a fine anno, in Europa solo nel 2025 dopo le necessarie autorizzazioni sanitarie. Ci sono ancora delle sfide non banali, come aumentare l’autonomia della batteria, che al momento dura dieci ore. Ma è un bel modo per ampliare il mercato di un oggetto: le persone che soffrono di disturbi uditivi lievi sono oltre un miliardo in tutto il mondo. E poi, a parte Luxottica, erano tante le startup italiane interessanti ospitate nel padiglione organizzato da Agenzia Ice e per il quale abbiamo coordinato le media relations con la stampa italiana e internazionale: Hooly, il cestino intelligente che differenzia automaticamente i rifiuti; Powango, l’airbnb delle colonnine di ricarica; Reair, un coating fotocatalitico che migliora la qualità dell’aria; 3Dnextech che promette di sviluppare tecnologie applicabili alla manifattura additiva in grado di rivoluzionare la produzione all’insegna della sostenibilità. Una parola chiave quest’ultima per tutte le startup europee.

Quali trend futuri ha notato?

La robotica è finalmente diventata a portata di casa grazie all’intelligenza artificiale. Il connubio con la guida autonoma ha dotato di piena indipendenza mezzi da cantiere, mezzi per la pulizia delle strade e perfetti per plant produttivi. Aumenta la concretezza delle tecnologie immersive per la produzione industriale. C’è una convergenza nei fatti tra i paradigmi europei di industria 4.0 e la tecnologia della Silicon Valley. Inclusività e sostenibilità rimangono parole d’ordine usate in modo più o meno opportunistico dalle grandi aziende, ma piene di senso (e prodotti) per giovani startup portatrici di una cultura diversa. Sicuramente si conferma un trend che è emerso con la pandemia. Investitori e imprese cercano, in questo contesto inflattivo, una grande serietà, concretezza, e immediata applicabilità delle innovazioni. Anche dal punto di vista che con Blum curiamo direttamente, quello della comunicazione, delle Pr e delle media relation. Questo trend ha un enorme impatto: per le grandi imprese come per le startup servono narrazioni sempre più solide in grado di generare fiducia a partire dai fatti.

Foto di gruppo per imprenditrici e imprenditori italiani presenti a Las Vegas