La metro d’Europa
Oltre 17.000 chilometri di ferrovia per collegare le città europee: il progetto per una "metropolitana d'Europa" con l'Alto Adige al centro.
Collegare le città europee con treni ad alta velocità per avvicinare le persone e integrare le economie. E‘ il progetto della metropolitana d’Europa: 17.500 chilometri di linee ferroviarie, nove grandi corridoi e sette tunnel alpini che permetteranno di spostarsi rapidamente in treno. E l’Alto Adige, e in particolare il tunnel di base del Brennero sono al centro del progetto.
Per l’Italia le reti ferroviaria ad alta velocità sono centrali: basti pensare che nelle otto regioni del Nord-Italia interessate dalla TAV e lungo i valichi alpini che portano verso il resto d’Europa si concentrano oltre il 70 per cento dell’export nazionale, più della metà del prodotto interno lordo e quasi due terzi dei posti di lavoro. Anche per l’Alto Adige lo snodo del Brennero è di importanza vitale: Germania e Austria sono i principali partner commerciali esteri e insieme „pesano“ per più della metà dell’export provinciale. Vale lo stesso per il turismo: oltre il 50 per cento degli oltre 6 milioni si ospiti che ogni anno visitano la Provincia di Bolzano arrivano passando per il Brennero. Con il tunnel di base del Brennero e i treni ad alta velocità che potranno percorrere la nuova linea ferroviaria, sarà possibile passare attraverso le Alpi in soli 25 minuti (oggi, invece, se ne impiegano almeno 80).
In una grande manifestazione che si è tenuta il 12 settembre a Torino e che è stata promossa attraverso l’hashtag #infrastrutturedidomani, oltre duecento imprenditori provenienti dal Nord Italia e da altri Paesi europei hanno ribadito la centralità delle infrastrutture. In un mondo sempre più connesso la raggiungibilità è un fattore strategico: chi non è raggiungibile, chi non può permettersi di essere aperto al mondo, sparisce: vale per le imprese, ma vale anche per i territori in cui viviamo e lavoriamo, hanno sottolineato.
Mettere in rete i cittadini, le imprese e più in generale i territori europei è una priorità sociale, prima ancora che economica. Che si tratti di strade, di ferrovie, di reti energetiche o per il trasferimento dati, le infrastrutture di collegamento sono sempre più decisive, non solo per la competitività, ma per la sopravvivenza stessa di un territorio. Dai giovani studenti che si muovono per viaggiare o studiare (proprio lo scorso anno è stato celebrato il trentesimo anniversario del programma Erasmus) ai milioni di lavoratori che si spostano ogni giorno passando per merci e prodotti che vengono scambiate tra le regioni europee, una mobilità veloce ed efficiente è indispensabile per cittadini e imprese.
Le infrastrutture sono prima di tutto un investimento sociale, perché permettono alle persone di mettersi in rete, avvicinarsi tra di loro e spostarsi tra le città d’Europa e consentono alle imprese di restare competitive garantendo così valore e posti di lavoro nei loro territori, hanno sottolineato gli imprenditori a Torino. E il completamento del progetto della metropolitana d’Europa ora forse è più vicino.