Automotive, i collaboratori qualificati sono un plus per le imprese
L'indirizzo di ingegneria industriale meccanica duale dedicato offerto da Unibz in collaborazione con le imprese della filiera automotive rappresenta un'opportunità unica per studenti e imprese. Ne abbiamo parlato con Klaus Mutschlechner, presidente della sezione metalmeccanica di Assoimprenditori.
Studiare. Lavorare. Guadagnare. Tre prospettive decisamente allettanti in un momento in cui per gli studenti in uscita dalle superiori incerti su quale sia il meglio percorso formativo da intraprendere per il loro futuro professionale. L’indirizzo di ingegneria industriale meccanica duale dedicato all’automazione offre questa possibilità a 15 giovani talenti. Tale modello, elaborato in collaborazione con le aziende altoatesine della filiera automotive, rappresenta un’opportunità unica per uno studente appassionato di tecnologia. Ci si può così laureare maturando una vera esperienza professionalizzante e guadagnando come un lavoratore full-time.
Se il settore automotive sta attraversando un periodo difficile a causa della crisi del coronavirus, nei prossimi mesi e anni una formazione avanzata – come quella duale offerta dall’ateneo altoatesino – sarà sempre più richiesta. Ne abbiamo parlato con Klaus Mutschlechner, presidente della sezione metalmeccanica di Assoimprenditori e della rete Automotive Excellence Südtirol.
L’automotive è uno dei settori dell’economia più duramente colpiti da questa crisi. La formazione dei collaboratori dovrà adeguarsi a tempi nuovi?
Anche in Alto Adige la filiera automotive dovrà scontare probabilmente un calo degli ordinativi e dei volumi. Le aziende dovranno gestire con crescente flessibilità i carichi di lavoro inferiori, l’elevato livello dei propri costi e più difficili ritorni di investimento. Da un punto di vista tecnologico, mi aspetto però che il Covid faccia da catalizzatore per nuove tecnologie sia a livello di prodotto (ad es. spingendo la mobilità elettrica), che di processo e organizzazione. Questo sviluppo tecnologico di prodotto e processo e la crescente complessità organizzativa, all’interno di condizioni di mercato VUCA (acronimo inglese per “volatilità, incertezza, complessità, ambiguità”), costringeranno le imprese a proseguire nello sviluppo della qualificazione del proprio staff: è inevitabile. Verranno dunque mesi dove dovremmo “tirare la cinghia” ma che non cambieranno il valore e l’importanza della qualificazione dei collaboratori anzi.
Quanto è difficile trovare personale qualificato e in che misura unibz è un partner sul campo, sia per i laureati che per collaborazioni di ricerca?
Guardando al ciclo di sviluppo economico 2015-2020 appena concluso e caratterizzato per l’intero comparto in Alto Adige da tassi di crescita e investimenti estremamente positivi, la vera risorsa scarsa non è stato il denaro o lo spazio fisico su cui espandersi quanto proprio la disponibilità di collaboratori qualificati. In particolar modo per imprese ad alto contenuto tecnologico come le nostre, la disponibilità di risorse qualificate che conoscano le lingue è fondamentale. unibz è per noi partner prezioso perché in ambito industriale, gestionale e meccanico sforna ottimi collaboratori trilingui.
Qual è la sua opinione sulla formazione duale in Ingegneria industriale meccanica ?
La formazione duale – già conosciuta nel mondo germanofono e offerta da unibz – è un modello vincente. Proprio in queste settimane nonostante le difficoltà del lockdown, stiamo cercando nuovi candidati per la terza edizione di questo corso di studio.
Quali prospettive si aprono per questi corsi di studio tecnici? Quanto sono a prova di crisi e a prova di futuro?
A prescindere dal futuro che ci attende, con Covid o senza, con o senza l’intelligenza artificiale, la guida autonoma, l’elettrificazione, la digitalizzazione e altri megatrend, una preparazione tecnico-scientifica è la chiave per un futuro professionale appagante. Risolvere problemi e sfide sempre più difficili è un’abilità che con difficoltà verrà automatizzata. Paradossalmente, più robot e automazione installo in fabbrica, più importante diventa la qualifica e più dipendo dai miei collaboratori.
La laurea in ingegneria industriale meccanica non è l’unico percorso di studi duale offerto in collaborazione con le imprese. Qui abbiamo raccontato la laurea in ingegneria del legno e le prospettive offerte dal settore.