Fare il “Quality Planner”: il lavoro di gruppo al centro
Per lavorare in gruppo bisogna remare tutti nella stessa direzione: l'unione fa la forza. L’esperienza di Alex Bucciol, 35 anni, Quality Planner di Röchling Automotive.
Il processo di sviluppo e industrializzazione – da quando cioè l’azienda acquisisce una commessa fino al momento in cui si implementa il processo di serie – viene affidato a un team di progetto, coordinato da un Project Manager. La sua principale responsabilità è il rispetto dei tempi e dei costi di realizzazione. Al Quality Planner viene, invece, affidato l’aspetto della qualità. In estrema sintesi un Quality Planner o Q-Planner deve garantire che il prodotto funzioni e risponda ai requisiti. Ecco quello che fa Alex Bucciol a Röchling Automotive: “Lavoro nel core team di progetto e a stretto contatto con il cliente – spiega Alex Bucciol -. Il team è come una “piccola impresa familiare” in azienda. Non esiste competizione individuale. Tutti devono spingere nella stessa direzione. Conta solo il risultato di progetto. L’ottimo globale non è ottenibile della somma degli ottimi singoli. É una qualità che deriva dall’insieme che funziona. Saper collaborare all’interno di un gruppo è fondamentale”.
L’importanza delle soft skills per un Quality Planner
Dopo l’esame di maturità all’allora Istituto Tecnico Industriale “Galileo Galilei” a Bolzano Alex Bucciol ha conseguito il Bachelor in ingegneria logistica e della produzione alla Libera Università di Bolzano. Ha frequentato come studente lavoratore. Poi ha proseguito gli studi con una Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale all’Università degli studi di Padova. “Prima di entrare in Röchling Automotive nel 2016, ho lavorato in società di consulenza e in altre aziende. Con queste esperienze ho appurato in modo tangibile che, oltre alle conoscenze linguistiche, le competenze tecniche e le abilità manageriali nel mondo del lavoro serve un altro bagaglio di competenze da acquisire o anche solo da mettere a frutto in quanto sono innate e strettamente legate alla personalità di ciascuno. Mi riferisco alle cosiddette competenze trasversali, ossia, quelle che servono a dare slancio alle idee, che spingono le persone ad agire con intelligenza e metodo, che consentono loro di relazionarsi opportunamente e efficacemente con gli altri”, racconta Alex. É fortemente convinto che le conoscenze apprese nel percorso scolastico e accademico sono soltanto un punto di partenza. Solo lavorando, facendo sempre del proprio meglio, si impara veramente, soprattutto dagli errori che sono una risorsa di miglioramento continuo.
Aperto ai cambiamenti
Röchling è un gruppo multinazionale di oltre 11.000 dipendenti in cui sono presenti le divisioni Industrial Medical e Automotive. Proprio in quest’ultima si ha la fetta più grande del fatturato. La sede automotive di Laives è il centro nevralgico per lo sviluppo e la progettazione all’interno del gruppo e l’unico stabilimento a racchiudere geograficamente tutti i reparti coinvolti nei processi di engineering e operations. “In una realtà come questa tutto è dinamico – afferma Alex – Bisogna saper affrontare i cambiamenti e gestirli e ciò richiede una grande capacità di adattamento personale. Questo vale anche per me! In Röchling ho, infatti, intrapreso un profondo lavoro di cambiamento e crescita personale che continua tuttora perché penso che nessuno arriva mai. Ciò che conta davvero è il percorso che si compie”. Alex fa sua un’affermazione di Roosevelt: “il mare calmo non ha mai reso un marinaio esperto”. E neppure nel tempo libero la calma fa parte della vita di Alex, che non perde occasione per inforcare la sua mountain bike e fare un giro sui sentieri di montagna.
Alla Röchling Alex Bucciol non è l’unico ad avere la passione della bici. Qualche tempo fa vi avevamo raccontato in questo articolo di Edoardo Martelli andato da Laives a Worms in Germania in bici per una riunione di lavoro.